Un proverbio giapponese dice “tutti commettono errori. È per questo che c’è una gomma per ogni matita.” – vero, verissimo, ma a me piacerebbe modificarlo così “tutti commettono errori e da ogni errore può nascere una meraviglia!“.
Si dice spesso che la pasticceria è scienza, preciso calcolo degli ingredienti e della loro chimica. Per fortuna faccio un altro lavoro ? Per me cucinare è più un gioco, una continua scoperta, una piccola sperimentazione…così che dall’idea di fare una crostata è saltata fuori questa torta d’incanto?
Non una crostata e non un lievitato. Un IBRIDO.
Leggermente fragrante esternamente ma morbida internamente.
Non avrete bisogno di burro e nemmeno dei lunghi tempi di lievitazione.
Insomma, non avete scuse! Questa torta è a prova di errore ?
Un magico impasto: la torta d’incanto
Ingredienti per la base:
- 300g farina Molino Vigevano “crostate e biscotti” *
- 150g yogurt greco 0%
- 50g albume
- 15g olio evo
- stevia qb
- cannella qb
- 3g lievito vanigliato istantaneo in polvere
Ingredienti per il ripieno:
- crema pasticcera, ricetta qui
- uvetta qb
- pinoli qb
- fichi secchi a pezzi qb
* Vi consiglio di comprare al supermercato questa farina. Costa qualche centesimo in più ma è davvero un prodotto di qualità (così come anche le altre della linea ? ).
E’ composta da: farina di grano tenero di tipo 1 con germe di grano, pasta madre di grano tenero essiccato bio, farina di mais bio, farina di grano tenero maltata Bio, agenti lievitanti: bicarbonato di sodio – tartrato acido di potassio, aroma naturale.
E giuro che non collaboro con loro ?
Tornando a noi. Innanzitutto setacciate la farina e ponetela in una grossa ciotola.
Unite ad essa la stevia (io ne ho utilizzata circa 1 cucchiaio da cucina), la cannella e lo yogurt. Cominciate a mescolare ed aggiungete infine la parte liquida: olio e albume.
Ora credo che sia arrivato il mio errore? A tutto ciò ho anche aggiunto una puntina di lievito, nonostante che nella farina fosse già presente.
Ho formato il mio bel panetto e ho riposto in frigo. Questo perchè ero sempre convinta di realizzare una crostata, quindi fatelo anche voi!
Passati 30 minuti vi accorgerete però che l’impasto non è bello sodo come quello di una crostata. Sarà davvero morbidissimo, quasi lievitato.
Prendete la vostra tortiera a cerniera dal diametro di 24cm. Foderate il fondo e i lati (oppure utilizzate un goccio di olio). Ricavate dalla “frolla” un disco non troppo spesso che costituirà la base del dolce.
Non importa che non sia preciso: le eccedenze formeranno i “primi bordi” del dolce.
Fatto ciò farcite con la crema pasticcera. Mi raccomando fatela con largo anticipo in modo tale che si possa raffreddare. Alla crema unite l’uvetta, pezzetti di fico secco e pinoli. Ma potreste anche mettere del cioccolato a pezzi e frutta secca.
Con le eccedenze di impasto (ve ne dovrebbe avanzare quasi metà) procedete alle decorazioni.
Modellate l’impasto fino ad ottenere un lungo cordoncino. Tagliatelo a metà.
Con la prima metà ricaverete la chiocciola: rigirate semplicemente il cordoncino su se stesso fino ad ottenere la forma desiderata e inseritelo al centro della torta.
Con l’altra metà ricavate una semi treccia. Vi basterà equiparare i due estremi e posizionare un lato sull’altro. Questa può essere posizionato lungo tutta l’estremità della torta, come a formare il “secondo bordo”, quello più preciso e bellino.
E’ il momento della cottura. Forno statico pre-riscaldato a 170° per 30-40 minuti.
Durante la cottura l’impasto lieviterà molto, quindi non preoccupatevi se gli elementi della torta vi sembrano distaccati fra di loro.
Se già dopo 20 minuti la torta vi sembrerà cotta perchè dorata in superficie, copritela con un foglio di carta stagnola e proseguite la cottura.
Fatela raffreddare leggermente, estraetela dalla cerniera e godetevi il frutto del vostro lavoro ?